Il sussurro del mondo


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Il sussurro del mondo – Richard Powers

Questa estate ho letto “Il sussurro del mondo” di Richard Powers, pubblicato in Italia dalla Nave di Teseo, un libro che mi è piaciuto molto e che mi ha “ispirato”.

I protagonisti di questo libro sono gli alberi, di tutti i tipi, di molti non conoscevo neanche il nome oltre all’aspetto e nove persone, uomini e donne, la cui vita è legata ad alcuni alberi, quelli che erano nella loro casa da generazioni o che avevano piantato o che hanno salvato loro la vita o che sussurrano loro cosa fare e che arrivano a incontrarsi da percorsi assolutamente diversi, per cercare di salvare dei boschi che stanno per essere tagliati dalle industrie del legno con esiti imprevisti per ognuno di loro.

In questo periodo si parla molto di alberi e leggendo mi sono accorto che conviviamo con questi esseri che sono presenti nella nostra vita e che formano il panorama che osserviamo ogni giorno senza conoscere il loro nome e senza renderci conto della loro importanza per la difesa dell’ambiente.

L’emergenza climatica che stiamo vivendo ha riportato gli alberi al centro della nostra attenzione facendoci rendere conto che essi non sono solo fondamentali per la nostra vita ma che hanno un vero e proprio “comportamento” che dobbiamo imparare a conoscere.

Da questo punto la concezione della sostenibilità dello spazio urbano va ribaltata. Serve certo aumentare il numero di piante, ma credo che dobbiamo acquisire un punto di vista “vegetale”. Ciò non significa pensare come una pianta ma pensare tenendo conto delle caratteristiche delle piante che sono dei sistemi di economia circolare e che come dice Stefano Mancuso, sviluppano attività di mutuo appoggio, resistono e rinascono in luoghi ostili.

Oggi, invece, vegetale ha ancora un significato negativo, vuol dire inanimato, mentre deve iniziare a significare vitale. La “Città Vegetale” è la città compatibile, sostenibile, l’evoluzione della “Città che sale” del quadro di Boccioni che celebrava la città tecnologica e moderna che si andava affermando, che si oppone virtuosamente al disastro ambientale. Naturalmente consiglio a tutti la lettura del Sussurro del mondo.


4 pensieri riguardo “Il sussurro del mondo”

  1. Ottimo consiglio! Il libro è ormai parte della mia libreria lo acquistai appena ne ebbi notizia! Il mio albero totemico, il mio alter ego in un genere diverso e, a mio avviso, più affidabile e saggio dell’Homo Sapiens, è il “Quiver Tree” l’albero faretra del popolo SAN (più noti come Boscimani). Buona lettura a tutti quelli che vorranno seguire il suggerimento di Fabrizio!

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