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Torino, città interessata da grandi processi di riconversione industriale e urbanistica, si è candidata a Capitale dell’Economia Circolare del 2020, con un progetto che si svilupperà attraverso un programma di convegni, laboratori, mostre e installazioni che coinvolgeranno il mondo artistico, scientifico ed economico da settembre a dicembre del prossimo anno.
Per lanciare il progetto, il Comune di Torino ha varato la Preview 2019 Circular Economy & Art, visitabile fino al 7 gennaio (date e orari possono variare per le singole opere).
L’iniziativa si compone di 8 installazioni artistiche, collocate in zone simboliche della città, piazze e cortili storici ma anche edifici delle aziende municipalizzate e a partecipazione pubblica che partecipano, a vario titolo, ai processi di gestione ambientale della città.
Le opere interpretano il tema dell’economia circolare e quindi la necessità di reimpiego dei materiali di scarto dei processi di produzione e dei prodotti giunti al loro fine vita ma anche degli spazi non più utilizzati, assieme a quella di un uso sostenibile delle risorse naturali indispensabili per la nostra esistenza.
Gli artisti chiamati a partecipare, con le relative opere, sono:
Enrica Borghi, Nomade;
Elisa Caldana, Shutter Street;
Ugo La Pietra , Storie di verde pubblico;
Piero Gilardi, Resilience;
Pep Marchegiani, Mangiami;
Nunzio, Senza Titolo -2004, Senza Titolo -2005;
Michelangelo Rossino, Opera Phoenix;
Enrico Iuliano, Composizione per vespa e secchi;
Andrea Massaioli, Pesci;
Luisa Stoisa, La luna nel secchio.
E con questo post La Città Vegetale vi da appuntamento al 2020. Tanti auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo