Corrado Bove ha presentato a The Open Box di Milano, in collaborazione con la Galleria d’Arte De Chirico, la mostra Infinito Indefinito Ignoto, curata da Gaspare Luigi Marcone, punto di arrivo della ricerca che porta avanti da anni, di progressiva smaterializzazione della scultura, oggi trasformata in punti, pixel fotografici, per poterne penetrare la struttura e giungere a farne pura visione. Nato a Bergamo da genitori pugliesi nel 1974, dopo alcuni anni si trasferisce a Corato (BA) dove frequenta l’Istituto d’Arte e si diploma in metalli e oreficeria. Frequenta poi l’Accademia di Belle Arti di Bari nella sezione scultura senza però terminarla. Abituato da sempre a lavorare con diversi materiali ha portato avanti negli anni un percorso tra due poli, tra l’artigianato artistico, il restauro, il design e l’arte, uno più materiale è più necessario alla sopravvivenza ed uno più immateriale in cui si esprime questa sua pulsione ad andare al di là della materia.
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