Dopo la felice esperienza di Riflessi, la scultura di Mario Costantini realizzata nello stabilimento ME.CA.T. di Pombia (NO) dell’amico e mecenate Mario Di Giorgio e installata a Montebello di Bertona (PE) due anni fa, la collaborazione si è ripetuta in occasione di una nuova opera dello scultore e artista pennese che questa volta viene collocata nella città natale dei due protagonisti di questo connubio, fornendo una nuova prova di come arte e tecnica possano e debbano fondersi per fornire il migliore risultato. Se Riflessi celebrava e sintetizzava l’evoluzione umana e tecnologica nella forma dell’amigdala che sulle sue facce teneva impressa le due forme dell’uomo organico e di quello geometrico, Cuspis Rostrata affronta in maniera diretta e senza alcun infingimento il tema ambientale. In questo senso, mentre Riflessi poteva definirsi evocativa in quanto ci portava nel passato, Cuspis Rostrata può definirsi commemorativa o celebrativa degli eventi che stanno interessando il clima.
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I riflessi contrastanti dell’organico e del tecnologico
Il percorso artistico di Mario Costantini (Penne, 1946) si articola da anni attorno ai concetti di organico e tecnologico, la coppia di opposti che sintetizza i gradi della natura umana e che diffonde la sua influenza sui destini del nostro pianeta. Concetti il cui significato, al di là dell’esatta definizione su cui la filosofia ha molto indagato, ci è ormai familiare e che intuiamo istintivamente. Essi accompagnano l’uomo fin dalla sua comparsa sulla Terra: il primo rappresenta la sua parte animale, il suo legame con l’ambiente naturale, la sua istintività; il secondo invece il suo bisogno di organizzare e classificare, la sua mania trasformativa, la costruzione di manufatti per realizzarne altri. Ad ognuno di essi facciamo corrispondere una discendenza e una forma: materna, tondeggiante e sinuosa quella del primo; paterna, aguzza e spigolosa quella del secondo. Aspetti presenti in ciascuno di noi ma che permeano anche il mondo, prevalendo di volta in volta l’uno sull’altro ma in realtà mischiandosi e ritrovandosi in ogni aspetto della nostra esistenza.
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