Si basa su un gioco di parole il titolo della nuova personale dell’artista francese Bertille Bak (Arras, 1983), in corso a Torino alla Fondazione Merz fino al 22 maggio di quest’anno. Mineur in francese vuole dire minore ma anche minatore e quindi Mineur Mineur si traduce come Minore Minatore, cioè Bambino Minatore e infatti la mostra ci parla del lavoro minorile nelle miniere di cinque paesi: India (carbone), Indonesia (stagno), Tailandia (oro), Bolivia (argento) e Madagascar (Zaffiri). Ma se invece traduciamo il termine semplicemente come minatore, otteniamo Minatore Minatore, a indicare uno di quegli uomini divenuti anziani dopo una vita trascorsa in miniera, perché anche di questi ci parla l’esposizione e infine, la ripetizione dei due termini diventa quasi un’esclamazione, un’invocazione alla figura del minatore di cui si vogliono cantare le gesta o più semplicemente la storia.
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