L’ultimo post di questo anno è composto da un biglietto di auguri e da ringraziamenti. Di auguri abbiamo certamente bisogno tutti, ma non possiamo nasconderci che le frasi e gli aggettivi di rito quest’anno corrono il rischio di apparire inappropriati. Sappiamo già che il Natale sarà in tono minore e che il 2021 sarà ancora occupato, almeno per buona parte, dai bollettini della pandemia, anche se speriamo che i vaccini arrivino in fretta e siano efficaci. Per il biglietto ho scelto una gouache di Manfredo Fanti e una poesia di Aky Vetere tratti da Errare Humanum Est, lavoro curato assieme a loro anche da Rossana Baroni. Ma questo è anche il momento dei ringraziamenti agli artisti, che hanno particolarmente sofferto in questo periodo di chiusura di mostre, gallerie e musei, perché avremo ancora più bisogno delle loro opere e delle loro immagini, per aiutarci a sopportare e a elaborare la fase che stiamo vivendo e quindi vogliamo incoraggiarli a continuare nel loro lavoro.
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Underland: il viaggio di Robert Macfarlane nel mondo di sotto
Ricordate The Core, il film di fantascienza di Jon Amiel del 2003? Una serie di strani fenomeni, l’improvvisa morte di persone portatrici di pacemaker o la perdita dell’orientamento di gruppi di piccioni che vanno a schiantarsi contro gli edifici, viene attribuita al collasso del campo elettromagnetico terrestre causato dalla mancata rotazione del suo nucleo esterno. Per rimetterlo in movimento viene allestita una speciale “nave” chiamata “Virgil” che, grazie a un potente laser, è capace di penetrare nel sottosuolo, perforando e sciogliendo la roccia. Il suo compito sarà quello di giungere fino al nucleo e farlo ripartire con l’esplosione delle bombe termonucleari di cui è armata. Superando una serie di imprevisti e grazie al sacrificio di parte dell’equipaggio, l’operazione andrà a buon fine e il mondo sarà salvo.
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